lunedì, maggio 08, 2006

"Le Crociate" alle 21.00 su Sky Cinema 1

Questa sera alle ore 21.00 andrà in onda su Sky Cinema 1 e alle 21.30 su Sky Cinema 16/9, il film "Le Crociate".


Il film andrà in onda anche:

Martedi 9 maggio - ore 14.00 - Sky Cinema 1
Mercoledi 10 maggio - ore 21.00 - Sky Cinema 3
Domenica 14 maggio - ore 17.55 - Sky Cinema 1
Lunedi 15 maggio - ore 09.00 - Sky Cinema 1
Giovedi 18 maggio - ore 00.55 - Sky Cinema 3
Lunedi 22 maggio - ore 16.00 - Sky Cinema 1
Sabato 27 maggio - ore 21.00 - Sky Cinema 1
Domenica 28 maggio - ore 11.25 - Sky Cinema 1


In Le Crociate il passato è presente. Non tanto perché insieme a film “storici” come Alexander o Troy, ci ricorda la necessità di averne memoria. Non solo perché il primo ricorre - come nella filosofia di Vico - nella contemporaneità del secondo (come non leggere tra la grana delle immagini di Le Crociate il riferimento a ciò che succede nel (nostro) mondo: l’invasore che tenta di imporre la propria nozione di civiltà in nome di un’operazione non richiesta di ripristino della legalità, mentre il regista si chiede quale civiltà, quale legalità possa essere considerata valida per tutti). Ma soprattutto perché Ridley Scott vuole ritentare ora lo stesso assalto al botteghino effettuato e vinto cinque anni fa con Il Gladiatore.

Due storie dallo stesso respiro epico, due sterminati campi di grano a sottolineare ancora una volta il dualistico quanto inseparabile grumo di vita e di morte che permea l’esistenza di tutti (il grano evidenzia il tema della crescita e della possibilità di dare buoni frutti, ma richiama alla memoria anche la forza pervertitrice e disumanizzante del denaro), due uomini Maximus e Balian che hanno perso la loro famiglia, due eroi loro malgrado, due duri che amano senza avere la necessità di chiedere mai, mentre attorno a loro spade splendenti sferragliano sulle armature, lame fendenti entrano nella carne, sangue sorga a flotti e frecce di fuoco si librano nel cielo. Come in passato, come nel Gladiatore, anche qui, anche nelle Crociate, Scott fa dello spettacolo il vero protagonista del film: l’azione, la visione, l’immagine, l’effetto speciale. Totali che raggiungono il particolare regalando primi piani/scoperta, calo di veli e di maschere come epifanie di quell'altro da noi con il quale abbiamo costantemnte a che fare.

L’Io è un altro. Balian è Saladino. Con l’aiuto di Rimbaud scopriamo il vero intento libero indiretto, di Ridley Scott: il rispetto dell’altro. Il rispetto come strumento di conoscenza per arrivare all’utopica comprensione dell’altro. Rispettare l’altro (per Scott è il pubblico), che è sempre un riflesso di sé. Balian, spinto dal dubbio esistenziale fin dall’inizio del suo viaggio iniziatico, continua durante tutto il suo percorso formativo a diventare un altro, a riflettersi nel nemico fino a non essere più separabile da questo divenire, e a confondersi con un popolo che prima non gli apparteneva e che ora guida alla battaglia per il recupero di un’identità collettiva perduta. Alla fine non serve vincere. La sua funzione non è quella di sconfiggere il nemico, ma di compiere esattamente i gesti che ci si aspettano da lui: salutare il musulmano augurandosi di riuscire a portare con sé una parte della sua cultura. E’ il gesto del lottatore vinto che rende manifesta al mondo la sua sconfitta, è la maschera antica che rende manifesto il tono tragico dello spettacolo della guerra.

Ridley Scott ci riprova dunque. E per lui non è vero quanto sostiene sull’inutilità di guardare al passato visto che non ci ha insegnato niente. Per lui il presente è il passato. Le Crociate è Il Gladiatore. Balian è Maximus: una storia che si ripete. Per amore dei soldi.

Le Crociate doveva chiamarsi The Crusaders, essere diretto da Paul Verhoven e interpretato da Arnold Schwarzenegger. Il progetto è rimasto per anni nei cassetti della Twentieth Century Fox prima di essere recuperato da Ridley Scott che ha modificato la storia, l’ambientazione e il titolo diventato Kingdom of Heaven.

Lo storico arabo Ibn al-Athir (1160-1233), testimone oculare delle imprese di Saladino, riporta il discorso di Baliano:

"Sappi, o Sultano, che noi siamo in questa città in gran numero, che Dio solo conosce: tutti sono ora tiepidi a combattere per la speranza di aver salva la vita, credendo di ottenerla da te così come ad altri l'hai concessa: e ciò per ripugnanza alla morte e amore della vita. Ma se vedremo inevitabile la morte, in nome di Dio, noi uccideremo i nostri figli e le nostre donne, e bruceremo le nostre ricchezze, di cui non vi lasceremo far bottino d'un solo dinaro né d'una dracma, né catturare e far schiavo un uomo né una donna sola. Poi ridurremo in rovina il Santuario della Roccia e la Moschea al-Aqsa e gli altri luoghi sacri, ammazzeremo i prigionieri musulmani che abbiamo, e sono cinquemila, non lasceremo una cavalcatura e un animale presso di noi senza ucciderlo, e poi usciremo tutti contro di voi a combattervi, come chi si batte per la vita, quando l'uomo prima di cadere ucciso uccide i suoi simili; e morremo con onore, o nobilmente vinceremo!".

Tratto da FilmFilm.

Anno di uscita:2005
Durata:145 minuti
Nazione: USA/Regno Unito/Spagna
Genere: Avventura / Storico
Regia: Ridley Scott